Londero Ruben

Sembra quasi viva quella sete
nella tua morte mi esplode l’amore
incominciami un po’ male un po’
come primi storti ordini strani guarda
quanto sei bella deceduta sola
con quel barattolo fermo con la vita dentro
a saltare nell’erba bruciata
con le mosche da imbalsamare
e il miele per tingere le ali
stanche le ali dove
come i bambini strani la plastica
dentro a saltare nell’erba bruciata
forse è la vita da imbalsamare
e quell’attimo per finire tutto
come tutto si è cominciato
come bambini strani la plastica.

Giovane malattia mio sinonimo
hai una lingua tua come si dice
«amami» nel tuo dialetto stanco
si dice per scherzo nel bosco
e si scappa via dalle domeniche
bruciate nel tuo tallone bastardo
ad aspettare il vuoto la ricerca
lo scavare il gettarsi un tu
Dio se sei putrefatto è a causa mia –
metà anno se n’è andato ed io rimango
qui a odorare di dolce noia
con il tempo tra le mani.