Maria Chiara Arduini
Dicono i canti che è tempo
di alzare le mani e cadere.
Lasciare il tuo sguardo nel fiume più vicino,
far dire alle onde addio-amore-mio.
Ma c’è ancora nel giorno
il respiro di un tempo che è nostro
e forse rimane. Non sarà nel fiume
perduto il tuo sguardo,
ma di guerra e di fuoco
sarà pieno sempre il buio
che hai raccolto negli anni
e non hai lasciato andare.
Sono, io sono, l’allodola
nata sulla giusta sponda per cantare
un sole che nasce ogni giorno,
io sono la lince che non teme
il precipizio a guardarti negli occhi
e ha imparato a piangere
quando te ne vai.
II.
Vivi non vivi e ci sono i colori
ogni cosa ha in sé il suo confine
essere terra di fiori e di spine
esser questo come infinito
bisogno di riempire la tela.
Il senso profondo di tutto
sarà il centro imperfetto del nostro
stare al mondo come per sbaglio,
esser fioriti di viola.