Asia Vaudo

Questo mondo è tutto fatto di te

Questo mondo è tutto fatto di te
delle tue mille morti che divengono
astri brillanti e guanti
d’acciaio. Quando il tuo braccio molle
sfiorò il terreno – per la prima volta
nacque una betulla
che neanche un goccio d’acqua
volle. I tuoi capelli nel vento
disegnano le strade per le api,
i tuoi piedi rincorrono i passi
dei giganti.
Arrivi là – alla fine del mondo
c’è un crepaccio
è tutto nero – è la fine
nuda
di tutte le cose – degli alberi
delle mandorle, di te e del tuo amore
gentile. Non retrocedi
ma ti affacci – ingorda come sei
d’infinito
sporgi come un giglio di mare
inclinato sullo scoglio
è solo – solo col vento – coraggioso
bianco come perla
nella sua ombra – sul mare – nera
niente al mondo lo salverà
tranne la tua preghiera.

Svegliami quando

Il prato verde ti conficca steli
sulle braccia scoperte. Come lui tu bevi
la luce. Hai fili d’oro e cobalto
nelle mani aperte. Mi sono innamorata
della sostanza che ti bagna e ti cuce.
Non svegliarmi finché il tuo amore
non sarà pronto
finché la terra non sarà tutta
nel centro esatto
dei nostri cuori che banchettano
come monaci dopo la preghiera
Non svegliarmi finché ti abitano
il pianto eterno e la morte nera
non svegliarmi finché non sarai
che radici
salde nel mio sguardo
convulso
finché le tue mani si faranno
per me foresta e asilo
della mia anima sempre in festa
Svegliami quando in te sarà
primavera e resa
degli amanti
lì io sarò per te sale
terraferma e fossa
dove dormirai.

Ma sono ancora
tra le tue ossa
naufraga.