Giuseppina Biondo

La metrica della neve
La metrica della neve
– vorrei inventare un verso, vorrei
inventarne il metro – si attende,
si aspetta sino a tarda notte,
sino a tardo mezzogiorno;
ma la metrica della neve
avvolge uomini lontani,
lascia precipitare le parole
sino a terre separate
dalle nostre tramontane.
E al centro della metrica della neve,
vi è un’umanità, un ambiente
– vengono subito circondati –
come palla di vetro con neve
– siamo così poeti, lettori e ascoltatori –,
e siamo così.
La metrica della neve
avvolge di silenzio, rende difficile
il passo, l’immagine, il verso;
circonda di quiete il poeta.
Ti immagino così per adesso:
che mi guardi male attraverso
la parete. La metrica della neve
lo sa, che se ti trovi al suo centro,
chiunque ti passa attraverso.
Gabbia2
Non avrei mai immaginato
che ci si potesse innamorare
di Penn Badgley ed Ed Westwick
contemporaneamente.
Un amore passato e un amore presente,
io ho sempre creduto anche
agli amori a distanza,
a quelli mai resi noti.
Saranno forse tra i più segreti,
ma proprio per questo sono quelli
che trattieni dentro due volte,
doppiamente.
Matrioske o matematica, non facciamo
altro che elevare in potenza, moltiplicare
– gabbie dentro gabbie – le nostre esistenze.