Flaminia Colella

E poi sorriderò perchè so che la vedrete

E poi sorriderò perché so che la vedrete
tra le macchine e le nebbie
anche voi la strada illuminata
quella grande e precisa che attende
i vostri passi potenti e concentrati

quella attesa tra autunni e primavere
troppo lunghi per calmare il pianto
ma imponente, dolce, calorosa
la strada delle strade vera al centro

E sorriderò perché
saprete riconoscerla
andando anche via per altre vite
o altre distanze se le troverete
sul sentiero che procede laterale
e sarà un attimo

alzando gli occhi al cielo
rivedere la sua forma
immeritata
felicità che voleva il vostro sguardo
pieno sangue che aspettava il vostro sangue
l’oro che brillerà nel centro, esatto
per sempre.

Parte la ruota dal silenzio

Parte la ruota dal silenzio,
dal centro
di tutti i mali sotterrati nel tempo
e macina, trascina e distrugge
con i chiodi, nella notte, nel freddo

è la ruota della morte e del niente
il creatore di rebus e indovinelli
la fa roteare bendato, nel mezzo
della terra
nel cemento

nessuno sente che fende l’aria
ma le schiene si piegano in fila
e dentro il cerchio finiscono rivolte
col male al sole e le ferite
morte

e se vedi e non vedi nella nebbia
la sua furia centripeta e la fretta
con cui mira alla schiena più alta
quella incisa per tutte le altre

(e per sempre, che sempre rinasce)

non è per mancata traiettoria
o impotenza,
ma per prendersi anche la sua Gloria
per demenza