Susanna Sturlese

Susanna Sturlese è un’attrice filodrammatica nata alla Spezia il 22 agosto 1979 ed esordisce già adulta nel maggio 2014 interpretando Milordina nel dramma I Fantasmi, atto unico tratto da I Giganti della Montagna di Luigi Pirandello per la regia di Roberto Maio, sotto la cui guida si formerà circa lo studio di dizione, tecniche di interpretazione secondo il metodo Stanislavskij-Strasberg e tutta la pratica di messa in scena. Prosegue con varie parti da protagonista in commedie brillanti, teatro comico e drammatico fino al ruolo della Sfinge di Tebe come attrice di cinema a luglio 2020, nel lungometraggio Enigma per la regia di Fabrizia Fazi.

Dopo l’esordio del 2014 ha preso parte a uno stage della durata di sei mesi da gennaio a luglio 2015 con Alessandro Bergallo, attore e autore del Teatro della Tosse e Davide Notarantonio, capocomico di Sgabei; ha potuto così studiare il teatro comico, l’improvvisazione, la stand up comedy ed apprendere i fondamentali della scrittura di sketch.

Nel febbraio 2016 è stata Virginia Cacioppo ne ‘Il saponificar m’è dolce’ dramma in due atti per la regia di Roberto Di Maio, incentrato sulla sinistra vicenda della cosiddetta Saponificatrice di Correggio, la prima serial killer della storia moderna, Leonarda Cianciulli.

Dal 2016 al 2021 è voce recitante nell’ambito del concorso letterario internazionale Premio Letterario Città di Sarzana, su incarico dell’Associazione Culturale Poeti Solo Poeti Poeti.

Ad agosto 2016 ha interpretato il monologo Il Branco liberamente tratto da ‘Lo stupro’ di Franca Rame e Dario Fo diretta da Fabrizia Fazi, che le fa assimilare il metodo mimico di Jacques Copeaux e sempre per la regia di Fabrizia Fazi è Sarah Bernhardt in ‘Tante donne in una’, da un testo della ricercatrice e autrice di saggi di carattere storico e letterario Delfina Ducci. 

Nel gennaio 2018 ha preso parte alla tragedia in tre atti ‘Le Troiane’ nel ruolo della protagonista Ecuba, dal testo di Euripide rielaborato sul Cottafavi con la regia di Roberto Di Maio e nel maggio del 2018 è stata Olga Khochlova ne ‘Le donne di Pablo’, opera drammaturgica in quadri su testi autografi delle attrici per la regia di Fabrizia Fazi. Nel dicembre 2018 è stata Lauretta Carega, caratterista in farsa in atto unico’ Natale in casa Carega’ opera de Il Retropalco già la filodrammatica San Giovanni Bosco con la gradita partecipazione di Roberto Rolla.

Nel luglio 2019 inizia a collaborare con l’autore e attore Mauro Monni che la forma nella tecnica di portanza del corpo nello spazio scenico finalizzato alla realizzazione di monologhi. Il primo spettacolo a cui prende parte è ‘A proposito di donne’ col monologo breve dove interpreta Gabriella Ferri; in seguito, ottiene il ruolo di Suzòn nella commedia brillante ‘Una famiglia quasi perfetta’ liberamente ispirata a Femmes (nota in Italia come 8 donne e un mistero).

Nel 2020 comincia la sua esperienza con la regista Maurizia Riccobaldi e viene da lei diretta nella commedia brillante in due atti unico Reazione a Catena dove ha il ruolo di Teresa e sempre nel 2020 per la regia di Roberto Di Maio ha il ruolo di Susan Weber in ‘Quella B rovesciata’ dramma in due atti incentrato sulla storia dell’orchestra femminile del campo di sterminio di Auschwitz.

La sua consacrazione quale monologhista avviene con ‘Il nome potete metterlo voi’ opera autografa di Mauro Monni in scena contemporaneamente in 52 città italiane in occasione della giornata internazionale contro ogni forma di violenza contro le donne nel 2021, con l’alto patrocinio della commissione bicamerale di studio e contrasto alla violenza di genere. Il monologo andrà in scena dal 2021 al 2024, infatti attualmente sono in programma altre messe in scena. È del 2023 la possibilità per Sturlese di riportarlo in scena nella sua città con il patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune della Spezia e sotto la guida del Centro Antiviolenza Irene.

Nel 2022 è Fiorella, la protagonista del dramma ‘Il processo della vergogna’ scritto e diretto da Maurizia Riccobaldi; ispirato alla vicenda realmente accaduta di uno stupro di gruppo consumatosi a Latina nel 1978 ad un paio d’anni di distanza da quello del Circeo, Fiorella, aiutata dall’allora militante avvocatessa Tina Lagostena Bassi e supportata dall’organizzazione femminista La casa delle donne di Roma, riesce a portare in aula i suoi aggressori e vederne in parte la condanna. Il documentario Processo per Stupro, girato in quel periodo, verrà trasmesso in Rai nei primi anni ’80.

Arriva nello stesso anno l’offerta da parte di Simona Albano, poetessa della Spezia, di drammatizzare un componimento sulla violenza domestica dal titolo ‘Come lavatrice, muta’; la stessa andrà in scena anche nel 2023 in occasione della Giornata internazionale contro ogni forma di violenza contro le donne in stretta collaborazione con Associazione Vittoria e Centro Antiviolenza Mai più sola

È sempre del 2022 la messa in scena di 194 scritto e diretto da Maurizia Riccobaldi, teatro civile sulla cosiddetta legge sull’aborto.

Nell’estate del 2023 Sturlese riceve l’incarico da parte della Prefettura della Spezia di portare in alcune piazze della provincia, all’interno di prestigiose manifestazioni, il monologo di Paola Cortellesi ‘Sono soltanto parole’ per rafforzare l’opera sulla sensibilizzazione circa la violenza di genere anche nel linguaggio.

Sempre diretta da Maurizia Riccobaldi è protagonista brillante in ‘Un treno chiamato desiderio’ commedia messa in scena con il patrocinio del Museo Nazionale dei Trasporti ed ivi ambientato, per ricordare una realtà storica importante per la città della Spezia.

Su incarico della governance risk management di Asl 5 Liguria ha interpretato a marzo di quest’anno l’Elogio della Gentilezza, diretta da Elisa Romano, presidente in carica della Consulta Provinciale Femminile della Spezia accanto alla polistrumentista Ilaria Biagini e all’attore italiano Matteo Taranto.

Sempre quest’anno, su incarico del Conservatorio della Spezia Giacomo Puccini ha preso parte nel ruolo di attrice all’evento teatrale/musicale ‘Donne’ che ha avuto luogo in Sala Dante; scritturata perché riconosciuta in una resa convincente della scrittura al femminile, ha affiancato le studentesse di canto, guidate dalla professoressa Patrizia Cigna, soprano. L’evento ha avuto ad oggetto la sensibilizzazione contro la violenza di genere, a favore del Centro Antiviolenza Irene, nell’ambito del progetto Passi Leggeri.

È stata diretta da Roberto Alinghieri nel progetto del 2020 di Fondazione Carispezia, Cult, una piattaforma creata durante la chiusura del lockdown, nata per mettere a disposizione del pubblico contenuti multimediali di arte e teatro, in occasione del periodo natalizio.

Nel 2021 ha partecipato al workshop professionistico attoriale diretto da Alessandro Maggi, attuale Direttore artistico del Teatro Civico della Spezia.

Nel 2022 è stata insignita del premio speciale ‘L’arte di comunicare l’arte ‘ da parte del Premio Internazionale Città di Sarzana per il suo ruolo quale interprete sensibile, attenta ai bisogni degli autori e dedita allo studio nell’ottica di un miglioramento personale costante.

Sturlese è una professionista iscritta all’albo degli intermediari assicurativi, è stata per anni danzatrice anche agonistica, giudice di gara di danza sportiva ed è tutt’oggi coinvolta in più di un’associazione che abbia quale scopo il sollievo dei sofferenti, l’aiuto ai più deboli, il miglioramento delle condizioni di vita nel rispetto dei diritti umani.